Il Gomoku

Il Gomoku è un gioco tradizionale giapponese, con più di 4000 anni di storia, le cui regole sembra siano state sviluppate in Cina. C’è traccia delle stesse regole di gioco anche nell’antica Grecia e nell’America precolombiana. Il gioco sarebbe stato portato in Giappone all’incirca nel 270 a.C.
Il gioco, denominato “Kakugo” (che significa più o meno “cinque passi” in giapponese), viene descritto in un’opera del 100 d.C. Sembra che nel XVIII secolo ogni giapponese ne conoscesse le regole. Il primo volume su questo gioco, ancora chiamato Kakugo, appare nel 1858.

Lontanamente imparentato col gioco del Go (di cui utilizza tavoliere e pietre), le sue regole sono differenti e molto più semplici e viene giocato principalmente da bambini.
È un classico gioco di allineamento, come il Filetto o il moderno Forza 4, ed ha anche una variante più complessa, detta “Renju”; per tale motivo viene spesso citato con questo nome.
Il gioco è composto da un tavoliere 19x19, per un totale di 361 intersezioni, e da un certo numero di pietre bianche e nere. Le pietre si posizionano negli incroci e non nelle caselle. Si gioca in due ed inizia il nero. L’obiettivo del gioco è quello di creare per primi una fila ininterrotta di almeno cinque pietre del proprio colore; questo allineamento può essere orizzontale, verticale o diagonale, ma non può essere lungo un percorso spezzato.
Quando un giocatore realizza la fila di cinque pietre la partita ha termine anche se rimangono ancora altre pedine a disposizione dei giocatori.
Dato il leggero vantaggio del nero sull’avversario è preferibile giocare un numero pari di partite alternando la prima mossa iniziale, in modo che nessun giocatore sia avvantaggiato.

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