Citazioni Celebri

Dama

«Le superiori attitudini dell’intelletto riflessivo più chiaramente e con maggior pertinenza vengono messe alla prova dall’umile gioco di dama, che da tutta la vacua macchinosità degli scacchi».
Edgar Allan Poe (Scrittore e Poeta)

«La Matematica è come la dama: è adatta ai giovani, non troppo difficile, divertente, e senza pericoli per lo Stato».
Platone (Filosofo)

«Giocare a scacchi è come contemplare un oceano infinito; giocare a dama è come scrutare in un pozzo senza fondo».
Marion Tinsley (Campione del mondo di Dama Inglese)

Scacchi

«Il gioco degli scacchi secondo me è il gioco scelto da Dio».
Albert Einstein (Scienziato - Nobel per la Fisica 1921)

«Nella vita accade come nel gioco degli scacchi: noi abbozziamo un piano, ma esso è condizionato da ciò che si compiacerà di fare nel gioco degli scacchi l’avversario, nella vita il destino».
Arthur Schopenhauer (Filosofo)

«Cosa sono gli scacchi? Una vittoria del genere umano su se stesso. Per molte persone gli scacchi sono musica, per altri sono pittura; per me sono poesia, la poesia della lotta, poesia della mente e del desiderio di forza».
Pablo Neruda (Poeta - Nobel per la letteratura 1971)

«Gli scacchi sono la pietra di paragone dell’intelletto».
Wolfgang Goethe (Scrittore e Poeta)

«Il gioco degli scacchi è il gioco che conferisce più onore all’intelletto umano».
Voltaire (Filosofo e Scrittore)

«I pezzi degli scacchi sono l’alfabeto che plasma i pensieri; e questi pensieri esprimono la bellezza astrattamente».
Marcel Duchamp (Pittore e Scultore)

«Gli scacchi sono troppo una scienza per essere considerati un gioco, e troppo un gioco per essere una scienza».
Wilhelm von Leibniz (Filosofo)

«La vita è una specie di gioco di scacchi, in cui abbiamo spesso dei punti da guadagnare e dei competitori o avversari con cui contendere; e in cui c’è una gran varietà di buoni e cattivi eventi, i quali sono, entro certi limiti, effetti della prudenza o della mancanza della medesima».
Benjamin Franklin (Scienziato e Politico)

«Gli scacchi sono lo sport più violento che esista. Gli scacchi sono la vita in miniatura: sono lotta, sono battaglia».
Garry Kasparov (Campione del Mondo di Scacchi)

«Il gioco degli scacchi è una potente arma di cultura intellettuale».
Slogan Congresso Generale Unione Sovietica del 1924.

«Gli scacchi sono un gioco legato allo stesso emisfero del cervello che si occupa della scienza e della matematica. Mentre l’altro emisfero è quello che attiene all’irrazionale. e quindi alla religione. Naturalmente tra i due emisferi non c’è divisione completa ma uno scambio continuo. Altrimenti saremmo delle macchine».
Piergiorgio Odifreddi (Matematico)

«In un chiuso angolo
i giocatori muovono i lenti pezzi
e la scacchiera, fino all’alba,
e li consuma e li avvince
al rigido spazio
dove aspramente lottano due colori.
S’irradiano, là sopra
fatate ineluttabili figure
una torre omerica, un agile cavallo
una temeraria regina, un alfiere obliquo,
muti fanti minacciosi,
uno stenuo re.
Anche se i giocatori se ne andranno,
persino quando il tempo li avrà consumati,
con loro non finirà questo eterno rito.
Dall’Oriente, fiammeggiando, cominciò questa guerra
che oggi ha scelto tutto il mondo come teatro.
È infatti, come un altro, questo giuoco infinito.
E il re cortese, il sinistro alfiere
la regina irriducibile, la rigida torre, l’accorto pedone
sopra questo spazio bianco e nero
si cercano e si scelgono
in una muta accanita battaglia.
Non sanno che la mano precisa di un giocatore
governa quel destino
non sanno che una legge ineluttabile
decide il loro prigioniero capriccio.
Ma anche il giocatore (Omar Khayyam lo ricorda)
è prigioniero di un’altra scacchiera
di notti nere e di accecanti giorni.
Dio muove il giocatore
che muove il pezzo.
Ma quale dio, dietro Dio,
questa trama ordisce
di polvere e di tempo, di sogno e di agonia?».
Jorge Luis Borges (Poeta e Scrittore)

Bridge

«Il Bridge è uno sport veramente terribile perché non ti perdona niente». Lorenzo Lauria (Campione del Mondo di Bridge)

«Investire in un mercato in cui le persone credono che sia efficiente è come giocare a bridge con qualcuno a cui hanno spiegato che è inutile guardare le carte». Warren Buffett (Imprenditore Statunitense)

«Che fantastico modo di abolire il tempo è questo gioco, che presenta un ventaglio di un miliardo di smazzate con l’impressione sempre costante di dover progredire, progredire enormemente! […] Il bridge è un gioco che non ha limiti. La perfezione non esiste e non esisterà mai». Omar Sharif (Attore)

«Prima legge del bridge: è sempre colpa del compagno». Arthur Bloch (Umorista e Scrittore Statunitense - Autore della nota Legge di Murphy)

«Il sesso è come giocare a bridge. Se non hai un buon partner, spera almeno in una buona mano». Woody Allen (Attore e Regista)

Go

«Il mondo è una partita di Go, le cui regole sono state inutilmente complicate».
Proverbio Cinese

«Le regole del Go sono così eleganti, organiche e rigorosamente logiche che se esiste in qualche parte dell’universo una forma di vita intelligente, essa deve certamente saperci giocare».
Emanuel Lasker (Campione del Mondo di Scacchi).

«Il Go sta agli scacchi come la filosofia sta alla contabilità della partita doppia».
Rodney William Whitaker (Scrittore)

«Oggi, 9 settembre 1978,
ho tenuto nel palmo della mano un piccolo disco
dei trecentosessantuno che sono necessari
nel gioco astrologico del Go,
quest’altro gioco di scacchi d’Oriente.
Esso è più antico della più antica scrittura
e la sua tavola è una mappa dell’universo.
Le sue variazioni bianche e nere
faranno finire il tempo.
In esso possono perdersi gli uomini
come nell’amore e nel giorno.
Oggi, 9 settembre 1978,
io, che sono ignorante di tante cose,
so che ne ignoro una di più,
e ringrazio i miei numi
per questa rivelazione di un labirinto
che mai sarà mio».
Jorge Luis Borges (Poeta e Scrittore)

Bao

«Il bravo pescatore di polpo si incontra presso una roccia, il bravo giocatore di Bao si incontra presso una tavola».
Antica Canzone dei Pescatori dell’Arcipelago di Lamu (Africa)

Hex

«L’Hex è un gioco in cui il primo giocatore ha un vantaggio teorico nei confronti del secondo, ma non sa come sfruttarlo in pratica».
John Nash (Matematico ed Economista - Nobel per l’Economia 1994)

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